Il governo del Regno Unito, lo scorso 15 ottobre, tramite un aggiornamento della guida sull’importazione ed esportazione di vino, ha confermato che dal 1° gennaio 2022 il documento unico di accompagnamento per l’importazione dei prodotti vitivinicoli (certificato VI-1) non sarà più richiesto per i prodotti provenienti da Paesi dell’Unione europea e da Paesi terzi.
Dopo che l’introduzione di tale obbligo era slittata più volte, un’attenta analisi sui costi condotta dalla Wsta (Wine and Spirit Trade Association) ha indotto Il Governo UK ad abbandonare definitivamente il controverso modello VI-1, con la finalità di non pregiudicare i traffici commerciali di questo specifico settore.
E invero, tale obbligo avrebbe significato un incremento di costi, stimati in 70 milioni di sterline l’anno, oltre a sostanziali intoppi burocratici in capo ai produttori e agli operatori del settore nonché ai consumatori finali.
Per quanto riguarda, infine, le regole per gli imbottigliatori, è confermato l’obbligo dal 1° ottobre 2022 di riportare in etichetta il nome e l’indirizzo di un importatore o imbottigliatore situato nel Regno Unito.
Lo Studio UBFP rimane a disposizione per fornire chiarimenti in merito ai temi qui brevemente trattati.