Con l’entrata in vigore del nuovo codice doganale e con il recente aggiornamento del sistema informatico Aeo/Eos da parte della Commissione europea, diventa ancor più rilevante, per tutte le aziende che operano con l’estero, il conseguimento della “patente di affidabilità” Aeo.
Tra meno di un anno, inoltre, le imprese che sono state certificate Aeo prima del 1° maggio 2016 (es. società di spedizione, trasportatori, terminalisti e depositari) dovranno essere riesaminate dalla Dogana. Tali aziende, pertanto, dovranno prepararsi a ricevere una visita degli auditor e dovranno iniziare a confrontarsi con il nuovo questionario, la cui presentazione adesso è obbligatoria.
A seguito degli sviluppi comunitari, l’Agenzia delle dogane spinge affinché tutta l’international supply chain sia autorizzata, allo scopo di interfacciarsi con soggetti sicuri e affidabili, che possano fruire a pieno dei vantaggi previsti dalla normativa comunitaria.
In particolare, le società Aeo potranno beneficiare non soltanto della riduzione dei controlli doganali sia all’atto dello sdoganamento (riduzione del 90% dei controlli documentali, scanner e fisici), che a posteriori (verifiche intracomunitarie, verifiche plafond Iva, revisioni dell’accertamento documentale e con accesso, riscontri sommari a destino per il regime del transito), ma anche di una forte riduzione dei costi (es. minori soste ed esenzione della garanzia per i depositi Iva, con estrazione in reverse charge).
L’autorizzazione Aeo, infine, non ha una scadenza temporale, salvi i casi di revoca, ma deve essere periodicamente monitorata.